A seguito della Sentenza della Suprema Corte del 6/9/22 l’Ispettorato interviene con una nota su: Prescizione dei crediti da lavoro, diffida accertativa ed atti interruttivi
L’Ispettorato nazionale del Lavoro, sulla scorsa della nota Sentenza della Corte di Cassazione del 6/9/2022, interviene dando precise indicazioni ai propri Ispettori: “..il personale ispettivo dovrà
considerare oggetto di diffida accertativa i crediti (certi, liquidi ed esigibili) di cui il lavoratore dipendente è titolare tenuto conto che il dies a quo del termine di prescrizione quinquennale inizierà a decorrere solo dalla cessazione del rapporto di lavoro.” Entra dunque nel vivo e si realizza concretamente l’importantissimo pronunciamento della Corte Suprema: I crediti dei Lavoratori del settore privato sono esigibili fino a cinque anni dal termine del rapporto di lavoro.