La Corte di Cassazione ha affermato che ai fini della individuazione della retribuzione equa e sufficiente prevista dall’articolo 36 della Costituzione si deve innnanzitutto verificare la stessa sulla base di quanto previsto dal contratto collettivo di settore stipulato dalle associazioni sindacali più rappresentative. Se ciò non fosse sufficiente, il Giudice deve valutare i trattamenti previsti da altri contratti collettivi di settori affini ed anche gli indicatori economici utili a misurare la soglia di povertà come, ad esempio, l’indice ISTAT.